01/09/23

Deutsche Bücherei Neapel


Il Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei (NSDAP), cioè il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori meglio noto come “partito nazista”, aveva delle sottosezioni locali chiamate NSDAP Ortsgruppe.

Anche a Napoli c’era questa organizzazione e aveva una biblioteca, la Dueutsche Bücherei Neapel, sui cui volumi poteva venir posto il timbro dellOrstgruppe Neapel e/o il suo ex-libris di carta. Questo contrassegno riportava raffigurata la ruota dentata con dentro la svastica, simboli del lavoro e del nazismo, come un inquietante sole che sorge sul Vesuvio. L’esistenza di una raccolta di libri fa riflettere sull’intenzione di radicamento della presenza tedesco-nazista in città e sull’attenzione del partito alla formazione e alla propaganda ideologica. Un esempio ne potrebbe essere la presenza del libro di Hermann Löns Der Wehrwolf. Eine Bauernchronik (Il lupo mannaro. Una cronaca contadina).

Nulla a che vedere con il mito del licantropo, ma una storia ambientata nel XVII secolo durante la Guerra dei Trent’anni, in cui una comunità rurale tedesca della Bassa Sassonia oppone una strenua e sanguinosa resistenza. Il romanzo fu pubblicato per la prima volta nel 1910 e l’autore morì quattro anni dopo. Löns non era dunque un nazista, ma il suo racconto fu assai apprezzato in quell’ambiente per l’esaltazione dell’ardimento del popolo tedesco. Nel 1945, poco prima della disfatta completa del nazismo, il Ministro per la propaganda Joseph Goebbels, in un ultimo insano tentativo di serrare i ranghi del suo popolo stremato, esortava ancora a non arrendersi a qualunque costo, come dei Wehrwolf.

Che fosse un testo significativo per il regime, lo testimonia anche la dedica sull’esemplare (edito da Eugen Diederichs Verlag, Jena 1923) presente nella Dueutsche Bücherei Neapel. Essa, infatti, è rivolta all’Orstgruppe Neapel dell’NSDAP da parte di una delle sezioni militari delle SS, specificamente quella che aveva sede a Celle in Bassa Sassonia (Sturmbann III/17), città nei pressi della quale si svolge la vicenda del romanzo. Il libro, del resto, in Germania dovette avere un’influenza non marginale sui giovani se, dopo la guerra, fu indicizzato dalla Bundesprüfstelle für Jugendgefährdende Schriften, commissione federale di revisione per gli scritti dannosi per i giovani. Costituita nel 1954 a Bonn, oggi è operativa come Bundeszentrale für Kinder und Jugendmedienschutz, agenzia federale per la protezione dei bambini e degli adolescenti nei media.

 La biblioteca nazista di Napoli andò dispersa dopo la rivolta popolare delle Quattro Giornate (27-30 settembre 1943), di cui quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario: la città si liberò senza laiuto di nessuno e tra le prime in Europa.




Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari