Un aspetto poco noto del Palazzo Reale di Napoli è la presenza di iscrizioni che attestano la paternità dell'opera: l'architetto Domenico Fontana (1543-1607), chiamato inventor.
In realtà è assai difficile individuare queste "firme", sia perché le iscrizioni sono in una posizione piuttosto defilata, sia perché esse sono corrotte dal tempo.
Ecco dove si trovano.
Una sulla faccia destra del plinto sottostante la colonna nei pressi della statua di Federico II di Svevia, un'altra nella medesima posizione ma nei pressi della garitta sinistra e, analogamente, una terza nei pressi della garitta destra. Una delle iscrizioni è diversa dalle altre due.
La prima, nei pressi della statua di Federico II, dice:
DOMINICUS FONTANA
EQUES AURATUS COMES PALATINUS
PATRITIUS ROMANUS INVENTOR
La seconda, presso la garitta sinistra, è quella più nascosta alla vista:
DOMINICUS FONTANA PATRITIUS ROMANUS
AURATAE MILITIAE EQUES
ET COMES PALATINUS INVENTOR
La terza, presso la garitta destra, è la più deteriorata ed è identica alla seconda:
DOMINICUS FONTANA PATRITIUS ROMANUS
AURATAE MILITIAE EQUES
ET COMES PALATINUS INVENTOR
La tomba di Domenico Fontana (Napoli, chiesa di Sant'Anna dei Lombardi) |
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