18/06/25

La facciata


La facciata del Palazzo Arcivescovile di Napoli, sulla quale spicca la statua di San Gennaro, è stata completamente restaurata e adesso si presenta coi colori settecenteschi ripristinati.
Come era organizzata la Chiesa nelle Due Sicilie?

06/06/25

La rivolta dei calamai


Archivio di Stato di Napoli, Atrio dei Marmi.

Ad otto anni di distanza dall’inizio dell’occupazione, il dissenso nelle ex Due Sicilie non tende a diminuire, anzi sembra crescere insieme al coraggio di esporsi.

17/03/25

Raccolta firme

 


Il complesso documentario Archivio di Casa Reale, nell'Archivio di Stato di Napoli, solo a guardarlo è qualcosa di colossale. Nelle sue carte sono custodite le storie belle del nostro Regno e anche quelle tristi che segnarono l'occupazione del 1860: la perdita dell'indipendenza ancora oggi ha conseguenze devastanti sulla nostra gente. Ma vi troviamo anche storie di coraggiosa resistenza a quella tragedia.

11/02/25

Vico Lampadio

 

Il culto della sirena Partenope, che nella raffigurazione mitica originaria è sempre un grande uccello con la testa di donna e mai una donna con una grande coda di pesce, è strettamente legato alla storia più antica di Napoli.

02/10/24

Il libro dei Camaldoli


Il movimento spirituale che prese avvio da San Romualdo († 1027) ebbe, a partire dal XVI secolo, una notevole espansione a Napoli e in Campania. Una diffusione oggi andata del tutto perduta, mentre continua altrove sia in ambito femminile che maschile.

08/07/24

Le lapidi dei Camaldolilli


Gioacchino Murat alla fine del 1814 creò il titolo di Conte dei Camaldoli e ne insignì Francesco Antonio Ricciardi, coniugato con Luisa Granito dei marchesi di Castellabate. Con l’occupazione del Regno da parte dei francesi, infatti, erano stati soppressi gli ordini religiosi e confiscati i loro beni: tra questi alcuni possedimenti della Congregazione degli eremiti camaldolesi.

12/06/24

I piccoli Camaldoli


Nella zona compresa tra la collina dei Camaldoli (che si chiamava Monte Prospetto) e via Pigna, anticamente c’era una masseria detta d’Antignano grazie alla quale, nel XVII secolo, fu resa possibile la permanenza degli eremiti camaldolesi a Napoli.

Post più popolari