29/03/18

Gli orologi dell'Arenella

                             

A Napoli esistono nove orologi con il quadrante a 6 cifre anziché a 12, come siamo normalmente abituati a vedere. Di questi nove, ben due stanno all’Arenella e, per di più, sulla facciata della stessa chiesa: caso unico in città.

La chiesa in questione è quella di Santa Maria del Soccorso all’Arenella: la prima parrocchia per l’Arenella ed il Vomero congiuntamente, edificata alla fine del ‘500; sulla facciata è posta un’epigrafe che ricorda tutti i parroci che vi si sono succeduti dal 1599 ad oggi.
Elevando lo sguardo, si scorgono facilmente i due grandi orologi con quadrante a sei cifre e un bel fondo maiolicato di bianco, d’azzurro e di giallo (essi sono fermi dal 1952).

Ma come funziona un orologio a sei cifre? Per segnare le 24 ore di una giornata, la lancetta deve percorrere quattro volte il giro completo del quadrante (il doppio dei consueti orologi a dodici cifre). Questo sistema di misurazione del tempo fu introdotto dalla Chiesa a partire dalla fine del ‘200 e rimase in vigore, solo negli stati italiani, fino all’attuale nuovo sistema orario basato su dodici ore, adottato tra la fine del ‘700 e gli inizi dell’800, nel quale la giornata inizia sempre con la mezzanotte. Prima, infatti, essa aveva inizio mezz’ora dopo il tramonto: cioè in momenti diversi a seconda delle stagioni. Per capire che ore sono, occorre guardare l’unica lancetta e sommare o non sommare 6. Per esempio, se la lancetta è posta esattamente sulla cifra “V” (5), si hanno quattro possibilità: sono le 5 del mattino (5+0), oppure le 11 del mattino (5+6), oppure le 5 del pomeriggio (5+0), oppure le 11 di sera (5+6). Come si fa a sapere quale dei quattro orari è quello giusto? Bisogna guardare il cielo e, così, non confondere il giorno con la notte... Strano, vero? Eppure è un sistema che è stato utilizzato per cinquecento anni!


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