Le salite, si sa, è meglio farle in
discesa! È esattamente ciò che faremo in questa passeggiata alla scoperta di
una strada di Napoli ad alta concentrazione di beni culturali, ma poco
conosciuti e valorizzati.
Siamo nel quartiere Avvocata, una specie
di museo all’aperto, poiché tra il XVI e XVII secolo qui fiorirono i monasteri
con splendide chiese e numerosi palazzi gentilizi, primo fra tutti quello del principe di Tarsia, un gioiello. Anticamente la zona veniva chiamata in parte Olimpiano e in parte Olivellla; su questo blog c'è un articolo che ne parla: cliccare qui.
Oggi
tutto questo immenso patrimonio, salvo qualche eccezione, è fortemente
degradato: dal 1860 Napoli, passata da capitale di uno stato indipendente a
città di provincia nella colonia sud, è
stata trattata dall’Italia senza alcun riguardo per la sua storia e la sua
bellezza: bisognava oscurarla, farla sgretolare, per far emergere altre città più
a nord. Se si vuole una prova di questo, basta fare un giro per l’Avvocata:
fosse stata in un’altra città, questa zona sarebbe stata tutelata e custodita
nel suo splendore originario.
Nell’ambito del quartiere, ci dirigiamo
nel rione Materdei e qui comincia la nostra passeggiata a salita San Raffaele.
In cima alla discesa, sulla nostra
sinistra, subito notiamo 3 cose.
Yard |
“Il pubblico è invitato ad entrare all’interno di ‘Yard’ (versione n. 9) per camminare sulle gomme o risistemarle a proprio piacimento. Qui e lì ci sono piccole torri e pareti di gomme. Sentitevi liberi di lanciare le gomme verso le costruzioni per farle cadere. A questo punto, siete invitati a costruire nuove torri e pareti. Così facendo “Yard” cambierà continuamente. Allan Kaprow 7/03”.
Proviamo?
Yard si trova al centro tra due interessanti edifici: sulla sinistra Casa Morra e sulla destra la Chiesa dell’Addolorata.
Casa Morra |
Usciti da Casa Morra, troviamo la Chiesa
dell’Addolorata. Si tratta di un edificio di culto tutto sommato giovane per la media napoletana: infatti fu fatta costruire
agli inizi del Novecento dalle suore dell’Addolorata, che avevano acquistato
Palazzo Ayerbo e utilizzandone allo scopo il giardino.
Chiesa dell'Addolorata
S. Eframo Nuovo |
G. Sammartino - S. Francesco |
Mentre "scendiamo per la salita", alla
nostra destra c’è il muro di cinta dell’ex ospedale psichiatrico giudiziario,
una struttura mastodontica con tre chiostri e due chiese, oggi in parte
utilizzato da un centro sociale (“Je so’
pazzo”). Questo complesso era originariamente il Monastero di Sant’Eframo
Nuovo, edificato a partire dalla seconda metà del Cinquecento per i Frati Cappuccini.
Dopo varie vicissitudini finì per diventare, negli anni Venti, manicomio
criminale, denominazione sostituita negli anni Settanta con quella di ospedale
psichiatrico giudiziario, chiuso definitivamente nel 2008. In esso vi era la
statua di San Francesco d’Assisi, opera di Giuseppe Sammartino, l’autore del
Cristo Velato, oggi conservata nei Sotterranei Gotici della Certosa di San
Martino.
Chiesa di San Raffaele |
Torniamo nella nostra salita e... proseguiamone la discesa!
Concezione a Materdei |
Guglia dell'Immacolata |
Ritiro delle Teresiane |
Intanto, sul lato sinistro, sul portale
del civico 38, possiamo notare un bello stemma gentilizio in perfetto stato di
conservazione.
E, a proposito di palazzi, continuando a scendere, sulla destra
c’è il Palazzo del Cavaliere, così chiamato per la presenza nel cortile di una
statua di un anonimo cavaliere spagnolo, appartenente all’Orden de Santiago, l’Ordine di San Giacomo di Compostela, di cui
porta l’emblema sul petto. Probabilmente l’edificio (assai rimaneggiato in
seguito) e la statua risalgono al Cinquecento e il proprietario doveva essere
un cavaliere al servizio del Viceré.
Palazzo del Cavaliere |
Palazzo Zezza |
La strada piega verso sinistra e sfocia in via Santa Teresa degli Scalzi, ma prima di terminare il nostro percorso, saliamo la breve rampa di scale proprio al termine di Salita San Raffaele, di fronte a via Santa Teresa, perché c’è una meraviglia da visitare: la Chiesa di Santa Maria della Verità o di Sant’Agostino degli Scalzi, risalente al XVII secolo. La chiesa è stata recentemente restaurata, ma porta comunque i segni della sua travagliata esistenza; all’interno si trova una scheda che aiuta nella visita. Mettiamoci al fondo, alziamo lo sguardo e perdiamoci nella meraviglia della volta a stucco. È il dono conclusivo che la passeggiata a salita San Raffaele ci offre.
S. Maria della Verità |
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Tutte le foto sono dell'autore, eccetto la Guglia dell'Immacolata e la colonna di spoglio che sono tratte dal web.
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